Anche sul fronte dei servizi relativi al Piano Nazionale Transizione 4.0, Q-Aid ha precorso i tempi e ha scelto da sempre di supportare le aziende che investono in innovazione digitale. In un recente articolo – intitolato “Industria 4.0 trasforma l’impresa con i macchinari interconnessi” e firmato da Roberto Lenzi – il Sole 24 Ore ha sottolineato come non siano sufficienti la perizia iniziale e nemmeno l’uniformazione alle circolari emanate dall’Agenzia delle Entrate per accedere alle agevolazioni previste dal piano Industria 4.0. Ciò che conta è infatti lo spirito della norma; la semplice verifica dell’interconnessione dei beni ai sistemi di gestione della produzione non basta: l’azienda “deve mantenere la condizione per meritare l’agevolazione”.

Proprio per questo l’Attestazione Q-Aid di “Conformità relativa a beni strumentali e/o immateriali – Industria 4.0” prevede SORVEGLIANZE PERIODICHE PER LA CONFERMA DELL’ATTESTAZIONE, a conferma del mantenimento nel tempo dei requisiti di interconnessione; verifiche annuali sulle eventuali modifiche o migliorie apportate dagli imprenditori che permettano al bene di rimanere all’interno dei criteri richiesti e all’impresa di continuare a beneficiare delle misure agevolative.